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Le origini Le origini della società Brusoni habitat s.a.s. risalgono all'immediato dopoguerra (1945), quando venne costituita l'Impresa Costruzioni Verri e Brusoni s.r.l. composta dal geom. Luciano Brusoni e dal geom. Roberto Verri, che s'inserì nel solco della ricostruzione postbellica di Pavia, operando in tutti i settori delle costruzioni edilizie. Diedero l'avvio le costruzioni industriali , fra cui la Galbani di Certosa, forse l'unica industria di quei tempi che prosegua oggi tale e quale; altri esempi successivi furono la Siai FAP (carpenterie in ferro, caldaie e serbatoi, 1959) e la Clena (automazioni, 1960), la filiale Lancia in via Bramante (1967). Anche gli appalti pubblici contribuirono al risveglio in quegli anni difficili: nel 1950-51 sorse il quartiere di case popolari INA Casa alla Bordoncina, nel 1953 si lavorò in Via Cattaneo per la Labor, una cooperativa di edilizia popolare. Si aprì poi il settore dell'edilizia residenziale privata , dove l'impresa ebbe commesse di un certo prestigio, ad esempio la palazzina “Erica” in Lungo Ticino Visconti, su progetto dell' ing. G.P. Calvi, e la casa comm. Colombo in Viale Matteotti, su progetto degli architetti Sacchi e Chiolini. C'è anche qualche esempio illustre di ville private dagli standard elevati per quei tempi, come la villa a Copiano (PV) del cav. Grecchi, allora proprietario della IMMI materie plastiche di Copiano, su progetto dell'ing. Filippo Ragusa, o la villa del dott. Callegari in Via Negri-Belloni a Pavia. L'edilizia terziaria annovera, oltre a sedi di banche (ad es. l'agenzia Città Giardino dell'allora Banca del Monte di Pavia,1955) e di altri enti (ad es. la Sala Contrattazioni Merci della CCIAA in Palazzo Arnaboldi), anche l'appalto dell'edificio della Farcopa (associazione di categoria e servizi per farmacisti, 1970) in Via Paolo Diacono, destinato successivamente a diventare la sede della Associazione Costruttori Edili. Negli anni del boom economico, quando fioriva l'edilizia residenziale realizzata in proprio dalle imprese di costruzione, la Verri e Brusoni realizzò per proprio conto alcuni condomini residenziali, ma preferì perseguire obiettivi di serietà e qualità costruttiva piuttosto che una grande espansione quantitativa. Il primo, nel 1955, fu il condominio di Corso Cairoli 82, su progetto degli architetti Massari e Cavalli; fra gli altri, si citano il condominio Ciel d'Auro in P.zza S. Pietro in Ciel d'Oro (1958 , prog. ing. G.P. Calvi ) ed il Condominio Delfino in Via Ludovico il Moro 57 (1966), su progetto del prof. ing. Gian Paolo Calvi, dove oggi ha sede la Brusoni habitat s.a.s. La storia recenteNel 1971 viene costituita l' Impresa Costruzioni Brusoni geom. Luciano ed ing. Rodolfo s.n.c., con la partecipazione del padre Luciano e del figlio Rodolfo. Dopo la morte del Geom. Luciano essa si trasformò, nel 1996, nella Costruzioni Brusoni s.a.s. di Rodolfo Brusoni e C. L'impresa operò in ambito pavese nelle classiche espressioni dell' edilizia civile ed industriale, sia per appalto pubblico o privato, sia in proprio. La prima realizzazione fu l'edificio industriale di Via Torretta, su progetto dell' ing. G. Rigone, subito convertito all'uso commerciale per la GS Supermercati. Altre realizzazioni nel settore industriale furono l'ampliamento della Fonderia Cattaneo in località Gramegna (1977) e lo stabilimento Sarchi-Tacconi in Viale Lodi, in faccia alla villa Flavia (prog. arch. M. Chiolini, 1979). Nel settore degli appalti pubblici furono realizzati asili nido e scuole materne, che in quegli anni sorgevano in tutti i quartieri cittadini (al quartiere Vallone, 1976 - 77) nonché, a titolo di esempio, palestre (palestra comunale in Via Acerbi, 1977) e campi sportivi (centro sportivo comunale polifunzionale Cassinetto, 1982 ). La stagione dell'edilizia residenziale pubblica convenzionata-agevolata secondo le leggi 167/62 e 457/78 vide la partecipazione dell'impresa Brusoni a Cava Manara (1984) e a Pavia nel Piano Peep Vallone (Via De Gasperi, 1988). Accanto alle nuove costruzioni residenziali, a partire dagli anni '70 ci si rese conto dell'importanza del recupero edilizio : l'antico tessuto della città forniva un' occasione rilevante e richiedeva un'attenzione particolare alle tecniche impiegate, specie nei casi più impegnativi di restauro. Nel campo del recupero un esempio di commessa pubblica fu l'appalto dell'edificio di proprietà comunale in Via dei Liguri, su progetto dell' arch. M. Chiolini (1978 ). Un esempio di appalto di un ente privato fu invece il restauro dell'edificio di proprietà dell'Almo Collegio Borromeo in Via Darsena, attiguo al famoso collegio Borromeo e destinato ad ospitare la sezione laureati dello stesso collegio (1974, progetto del prof. ing. G. Paolo Calvi). Ma già nel 1973 l'impresa si era cimentata in conto proprio con il recupero di un pregevole edificio in Via Scarpa 12 (prog. ing. G. Rigone). Il settore dell'edilizia in proprio assorbiva energie crescenti ed infine preponderanti. Passati gli anni euforici del boom edilizio, le esigenze della clientela crescevano progressivamente solo in termini di qualità abitativa, il che richiedeva corrispondenti declinazioni della qualità costruttiva. D'altra parte, l'aumentata qualità e complessità dei materiali impiegati ed il costo crescente della manodopera tendeva a far salire i costi di manutenzione degli edifici a livelli mai visti. Sulla scorta delle esperienze passate, i criteri ispiratori delle realizzazioni della società furono: la sensibilità all'inserimento dell'immobile nel contesto e la cura della realizzazione estesa a tutte sistemazioni esterne; l'attenzione all'evolversi del mercato e alle necessità ed ai gusti della clientela e l'assistenza personalizzata al cliente, in vista della migliore soluzione delle sue esigenze abitative; l'elaborazione, sulla scorta dell'esperienza costruttiva complessiva, della migliore integrazione fra aspetti strutturali, energetici, impiantistici e funzionali; l'obbiettivo della durabilità nel tempo e la minimizzazione di costosi interventi di manutenzione. Con attenzione a questo riguardo furono progettati e costruiti, fra l'altro (su progetto dell'ing. R. Brusoni): il condominio Zefiro in Via Simonetta 5; il condominio Monte Tre in Via Grumello 13, dove fu sperimentata l' energia solare, come anche già l'edificio Peep di Cava Manara; il condominio La sorgente in località Sora; il condominio Sette vasche in Piazza Cairoli 3. La Costruzioni Brusoni concludeva la sua attività con un intervento di dimensioni medie, ma di complessità ed interesse notevoli. Si trattava di un esempio di Piano Integrato di Intervento (ultimo nato fra le modalità di Piano urbanistico particolareggiato) che, come dice il nome, riunisce in un unico progetto edificazioni di diversa committenza, diverse destinazioni d'uso, diverse metodologie costruttive. In questo caso era coinvolto l'ambito assai degradato di un'industria dismessa in pieno centro cittadino, a fianco del Collegio Cairoli, la sede storica delle fabbriche Necchi macchine per cucire, sorte nel primo dopoguerra. Su parte dell'area ebbe corso un intervento di edilizia universitaria, l'ampliamento del Collegio Universitario S. Caterina da Siena, mentre sull'altra metà si realizzò un intervento residenziale privato. La realizzazione della prima parte, che ha visto l'ing. Brusoni Rodolfo in qualità di progettista e Direttore Lavori di una committenza di interesse pubblico, prevedeva una vasta sala conferenze al piano terra e comportava la costruzione, per la prima volta a Pavia, di un edificio a struttura a portale con piani intermedi appesi: i solai venivano sospesi dall'alto mediante una struttura mista in acciaio e cemento armato. La necessità di rispettare le più aggiornate e complesse normative (antincendio, pubblico spettacolo, acustica ecc.) costituiva anche un banco di prova di aggiornamento tecnologico, per un edificio da collocarsi nel centro storico. L' attuale societàLa Costruzioni Brusoni s.a.s. cessa la sua attività alla fine del 2002 per dar vita ad una nuova società che vede la partecipazione con responsabilità decisionali della terza generazione di costruttori, i figli di Rodolfo Brusoni (sempre comunque nella società) : l'architetto Cecilia e l'ingegner Giulio. Costituita nel 2004, essa ha il nome di Brusoni Habitat di Giulio e Cecilia Brusoni s.a.s., e sede in Pavia, Via Mameli 1. |
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